TIROIDE, DIABETE ALZHEIMER? ECCO IL CONTRIBUTO DELLE ALGHE
Ancora più studi evidenziano una correlazione tra alghe e salute. A dimostrarlo sono oltre 5.000 studi pubblicati su PubMed (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/?term=seaweed), l’autorevole database governativo americano di letteratura scientifica biomedica. Tali hanno messo in evidenza numerose proprietà terapeutiche delle alghe, ampliandone il campo di applicazione.
L’elevato contenuto di iodio rende le alghe particolarmente utili in tutti i casi in cui venga richiesta una terapia iodica. Ma le alghe —si scopre oggi— possono trovare un valido impiego anche nella cura dell’acne giovanile, nelle terapie ipocolesterolemizzanti e perfino nei casi di uricemia ed azotemia, essendo in grado di sottrarre una parte dell’azoto in eccesso.
Le sorprendenti possibilità terapeutiche offerte delle alghe non finiscono qui: alcune varietà contengono istamina ed altre sostanze ipotensive, alcune hanno dimostrato avere proprietà antiulcera ed altre ancora sono in grado di svolgere un’azione protettiva nei confronti di numerosi agenti patogeni come l’Escherichia Coli, la Pseudomonas Aeruginosa, la Salmonella, lo Staphylococcus, l’Aspergillus, il Fusarium e la Shigella.
Secondo i ricercatori Jane Teas ed Irhimeh Mohammad dell’Università della Carolina del Sud, il regolare consumo di alghe è addirittura alla base del basso tasso di cancro della mammella delle donne giapponesi (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28458463).
E, poi ancora, le alghe stimolano la tiroide attivando il metabolismo, con un effetto dimagrante negli obesi, sono tonificanti, aumentano le difese immunitarie, combattono gli squilibri costituzionali, in particolare nei tipi linfatici, combattono i processi degenerativi dovuti all’invecchiamento ed esercitano un’azione depurativa, attivando la circolazione.
Insomma le funzioni terapeutiche delle alghe sono veramente numerose. Nell’ambito dell’industria farmaceutica, inoltre, le alghe vengono utilizzate in oltre 50 specialità medicinali: dai mucoprotettori ai lassativi, dai preparati per l’obesità agli integratori per astenici ed anoressici.
Secondo i vari studi le indicazioni terapeutiche sono le più diverse: diabete, linfatismo, Alzheimer, demineralizzazione, stress, disturbi della crescita, senescenza, rachitismo, anemia, bronchiti, asma, reumatismo, gotta, uricemia, sequele di fratture, disturbi circolatori, malattie cardiovascolari, ipercolesterolemia, ipertensione, cellulite, rinofaringiti, ipotiroidismo e gozzo.
